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Brunori Una poetica del colore
nel secondo Novecento


24 Aprile 16 Maggio 2008
Salone Centrale del Vittoriano
Roma


Curatore: Prof. Enrico Crispolti
Catalgo: De luca Editore


Area Stampa:

Ufficio stampa: Annamaria Barbato Ricci
Tel. 393.9726276
annamaria.barbatoricci@gmail.com

Comunicato stampa




Nel 2008 ricorre il quindicennale della scomparsa del pittore Enzo Brunori, perugino, allievo prediletto di Gerardo Dottori – che lo definì il migliore dei suoi allievi - e considerato il caposcuola dell’“astratto-concreto”; a partire dalla fine degli anni ’40, l’artista fu fra le figure di punta della pittura italiana,.
Per decenni, inoltre, Brunori, quale docente di pittura dell’Accademia delle Belle Arti di  Roma, ha contribuito alla formazione di intere generazioni di pittori giovani e ormai meno giovani.
Per il suo costituzionale understatement, Enzo Brunori, pur riscuotendo copiosi consensi dalla critica, non ha mai puntato su di sé come personaggio, e, di conseguenza, la sua opera si presta ad una rilettura ed a una riscoperta.
L’Associazione a lui intitolata, già presieduta dal professor Giuseppe Guarino e, prima di lui, dal prof. Massimo Severo Giannini – entrambi amici ed estimatori dello

scomparso - ha ottenuto di rinverdirne la memoria grazie ad una mostra antologica a lui dedicata che avrà luogo dal prossimo 24 aprile nel Salone Centrale del Vittoriano, con una splendida magnetizzazione di pubblico, grazie alla concomitanza della Mostra su Renoir.
Si tratta di un’occasione importante per valorizzare non solo Brunori, ma anche l’ambiente artistico vivace e ricco di proposte umbro e romano a cavallo fra il dopoguerra ed il boom economico, specialmente fra gli anni ’50 e ’60; in particolare il polo artistico costituito dagli atelier ospitati a Villa Massimo, ove confluirono personalità come Leoncillo, Mario Mafai, Enzo Rossi, Marino Mazzacurati, Emilio Greco, Renato Guttuso. La condivisione degli spazi fra questi artisti creò fra loro rapporti fervidi ed un interscambio culturale di cui sarà reso conto nella Mostra in programma, Enzo Brunori

è stato apprezzato da molti appassionati di pittura contemporanea e sarà un grande merito per la Regione Lazio essere il baricentro del suo rilancio e della riproposizione di opere che possono ammirarsi solo in collezioni private o di Aziende come ENI, Autostrade o Intesa San Paolo.

Nella progettazione della Mostra, si è prestata grande attenzione ad un progetto espositivo suggestivo, che lasci un segno nella coscienza critica ed artistica del visitatore. Ogni particolare è stato meditato e curato affinché su Enzo Brunori, artista sensibile e maestro del colore, pastoso e naturale, possa incentrarsi un evento memorabile in campo artistico e culturale.